Il web è pieno di (ottimi) suggerimenti su come abbigliarsi per un’escursione. Sono spesso dei validi punti di partenza per dare un’idea di massima ai neofiti – e non solo – ma la regola migliore è quella di consultarsi sempre con la guida, che conosce le peculiarità dei luoghi anche dal punto di vista meteorologico. Questo vale anche per chi è già avvezzo all’escursionismo ma non alla località che andrà a visitare. Chi viene da fuori Sicilia pensa spesso che faccia caldo ovunque e tutto l’anno, anche a 2000 metri di quota e a febbraio; di contro, molti siciliani pensano che sull’Etna ci sia sempre freddo, anche sulla sciara sotto il sole estivo delle 15!

Per restare in tema Etna, ci sono zone particolarmente soggette alla formazione di nubi anche quando altrove è sereno; zone esposte e in quota possono essere molto ventose e fresche anche in estate; e così via.

Molto ha a che fare inoltre con la propria sensibilità individuale, per cui è compito del partecipante tener conto di necessità personali.

Cosa mi metto quindi?

E va bene, ecco la composizione della cipolla per venire in escursione con noi. I suoi strati vi permetteranno di adattarvi non solo alle condizioni climatiche ma anche all’intensità della nostra attività escursionistica nei vari momenti della giornata.
I suggerimenti che seguono si riferiscono a un’escursione di mezza/intera giornata in qualunque stagione, nel caso di escursioni di più giorni verranno date di volta in volta le indicazioni necessarie.

  • Partiamo (letteralmente) dalle basi: le scarpe. Non si può pensare di affrontare una camminata con delle scarpe scomode o non adatte. Meglio spendere qualcosa in più per un prodotto duraturo e di ottima qualità acquistato presso un rivenditore specializzato, piuttosto che andare al risparmio e trasformare una bella escursione in una pessima esperienza.
    E’ sempre meglio avere degli scarponi da trekking anche per le uscite non impegnative: nel caso di sentieri che non richiedano necessariamente l’uso di calzature apposite, sono da privilegiare scarpe con suola tassellata e alte alla caviglia. La guida saprà darvi tutte le indicazioni in base all’itinerario proposto.

    Un consiglio: non indossate in escursione scarpe nuove che non avete avuto il tempo di provare a dovere. Testatele prima a casa, poi per brevi passeggiate.

  • Lo strato a contatto con la pelle – che può essere una maglia a maniche lunghe o corte – ha la funzione di allontanare verso l’esterno l’umidità prodotta durante l’attività fisica, disperdendo il calore in eccesso e asciugandosi rapidamente. Così la pelle resta asciutta sia nella stagione calda che nelle giornate fredde (quando corriamo il rischio di avere per ore la schiena bagnata sotto gli altri strati di vestiario. Pessima sensazione, fidatevi).
    La maglietta di cotone va bene per le uscite urbane o le passeggiate, non è adatta all’escursionismo. Meglio orientarsi su tessuti tecnici in fibre di poliestere, di cui in molti casi è costituito anche il comune abbigliamento da palestra o da sport.
  • Lo strato intermedio deve proteggerci dal freddo e avere anch’esso la caratteristica di essere traspirante e di asciugarsi in fretta. Può trattarsi di un’altra maglia, di un pile più o meno pesante a seconda della stagione, o anche di entrambi. Qui entrano in gioco le caratteristiche del luogo e della stagione e le sensibilità personali.
  • Abbiamo poi lo strato esterno, il cosiddetto guscio (ma non doveva essere una cipolla?), che serve da protezione contro pioggia, neve e vento. Ovviamente si tratterà di una giacca in tessuto tecnico (Gore-tex, Soft-Shell e similari), idrorepellente, impermeabile e antivento ma che mantiene le caratteristiche di traspirabilità verso l’esterno (il poncho o il k-way vi terranno al riparo dalla pioggia ma meglio evitarli in caso di escursioni più impegnative, o vi ritroverete inzuppati di sudore). Meglio sceglierla con collo alto e avvolgente e cappuccio con piccola visiera; portatela con voi in tutte le stagioni. E’ il capo ideale da avere addosso mentre si è in movimento, per le giornate fredde è consigliabile avere anche una giacca imbottita o un maglione più pesante da indossare durante le soste. Come per le scarpe, anche qui vale la pena spendere qualcosa in più per un prodotto che si rivelerà duraturo e multiuso, ma in caso di uscite una tantum e semplici, procuratevi una giacca impermeabile per quando siete in movimento e qualcosa di più pesante per le soste.
  • Per la parte inferiore del corpo l’ideale è orientarsi, anche in questo caso, su pantaloni tecnici concepiti per le escursioni estive e invernali, che assicurano traspirabilità, idrorepellenza e rapidità di asciugatura. In mancanza di questi, meglio evitare i jeans e usare pantaloni sportivi. Anche in estate è consigliabile indossare pantaloni lunghi (anche se leggeri): si evitano abrasioni per il contatto con rocce e piante e si è meno esposti alle punture di insetto. Durante l’inverno si può abbinare al pantalone anche una calzamaglia in polipropilene.
  • Le calze ideali per l’escursionismo hanno una struttura differenziata con zone rinforzate (punta, tallone, malleoli…) e scongiurano la formazione di vesciche. Usatene comunque un paio comode e che avete già testato per le camminate. Lunghezza e spessore variano a seconda della stagione.
  • Le fasce tubolari sono tra le migliori amiche di un escursionista. Ne esistono di estive e invernali, occupano pochissimo spazio e possono essere usate sia come scaldacollo che come berretto (o copriorecchie, o per coprire solo la fronte, perfino come fascia per capelli!). Sostituiscono egregiamente la sciarpa e il berretto; portate questi ultimi se non avete la fascia, indipendentemente dalla stagione. La fascia ovviamente non sostituisce il cappello con visiera, o ancor meglio quello a tesa larga, indicati per i mesi più caldi e assolati.
  • Di guanti ne esistono in diversi materiali, più o meno spessi e impermeabili. Può essere una buona idea averli anche in estate se si prevedono giornate fredde, escursioni in quota o al tramonto.
  • In caso di neve alta, i vostri piedi vi ringrazieranno per essere rimasti asciutti grazie alle ghette impermeabili, che proteggono il collo dello scarpone. Sull’Etna possono essere utili anche per evitare che, nei terreni sabbiosi in pendenza, ci si ritrovi le scarpe piene di frammenti di roccia vulcanica più o meno grandi (i lapilli sono dannatamente appuntiti).
  • Gli occhiali da sole sono importanti non solo nella stagione calda ma anche in pieno inverno, per proteggere gli occhi dal riverbero della neve.

Questa lista è volutamente generica e non esaustiva; vi invitiamo sempre a contattarci prima di un’escursione per avere consigli più mirati!